La Plantze – Al Mister
Henri Anselmet è figlio d’arte, infatti, in località Villenueve la storia vitivinicola della famiglia Anselmet si tramanda dal 1585. Penso agli stambecchi in montagna, camminare e arrampicarsi su quegli improbabili speroni di roccia è, per loro, la cosa più semplice possibile, quella è casa, quella è la loro natura. Così per gli Anselmet, negli anni, la loro inclinazione naturale è stata coltivare la ruvida e dura terra valdostana, una terra impossibile per molti, ma che hanno saputo gradualmente addomesticare.
Oggi, il giovanissimo Henri muove i suoi primi passi su questi speroni, su quelle alture, ed è carico di coraggio, di ribellione, di voglia di fare la differenza. Così dopo anni di esperienza nelle vigne del padre, nel 2015 decide di intraprendere un percorso indipendente coltivando a vigneto un piccolo lembo di terra incastonato a 800 metri d’altezza, La Plantze. Il suo manifesto è diretto ed essenziale: produrre vino e produrlo bene, con un tocco di sperimentazione e originalità. Nasce così il suo primo vino, Nagott, Petit Rouge al 50%, macerato per qualche giorno, fermentato in acciaio e poi affinato in barriques per 18mesi.
Ma la vera sorpresa è il suo Al Mister conosciuto durante la serata Giovani Vignerons organizzata da AIS Milano e dedicato al padre. Due grandi vitigni internazionali, Sauvignon Blanc 50% e Viognier 50%, che trovano carattere e personalità uniche non solo dal terroir estremo in cui nascono, ma dalla novità che Henri ha introdotto nella sua cantina, l’anfora e le lunghe macerazioni. Una ventata di gioventù in valle. Un colore caldo, blandamente aranciato, vivo, un profumo intenso in cui le note erbacee tipiche del vitigno si amalgamo alla cera d’api e al miele. In bocca frutta matura, miele, sandalo, vaniglia, in grande equilibrio.
E’ una vera carezza, una morbidezza suadente, un corpo importante capace di sostenere abbinamenti audaci con piatti di montagna. Di qui al successo il passo è breve.