TerraQuila – Tre Sassi
La filossera è un microscopico afide che, dalla seconda metà dell’800, a partire da Francia e Inghilterra, iniziò la sua inarrestabile invasione di tutto il continente europeo distruggendo ogni pianta di vite sul suo cammino.
Solo le piante in alcuni territori estremi – vulcanici, sabbiosi o molto freddi – hanno resistito alla moría e rappresentano oggi una riserva ampelografica inestimabile, la versione Neanderthal della vite.
Con questo vino, in invece, ho scoperto che anche un terreno vicino a un fonte di acqua ricca di zolfo si era rivelato inospitale per l’insettino, permettendo la sopravvivenza di una varietà unica, il Verdicchio di Guglia.
L’adozione di queste piantine “preistoriche” è interamente da attribuire all’Indiana Jones Romano Mattioli dell’azienda TerraQuila, nel comune di Guiglia, da cui prende il nome questa nuova varietà. C’è voluto tempo, c’è voluta dedizione e c’è voluta tanta esperienza per ottenere i primi grappoli e lavorarli nella maniera più naturale possibile fino a dare alla luce il rifermentato Tre Sassi.
Un vino fresco e diretto, con una bella acidità e un profumo armonioso e inteso. Un calice che parla di una resistenza antica, ma con l’immediatezza che solo le cose buone e oneste possono avere.
Un vino resuscitato e per questo più vivo che mai.