Dirupi – Olè 2016
Ieri un mio amico mi ha detto di avere in programma per il fine settimana un giro in Valtellina, la terra del nebbiolo alpino. E come un deja vù mi è tornata in mente questa etichetta bevuta ormai qualche mese fa in una delle mie enoteche del cuore.
Il Nebbiolo base dell’azienda i Dirupi, a Ponte di Valtellina, lungo la scenografica strada dei terrazzamenti. Due ragazzi giovani e intraprendenti, Faso e Birba, a prendersi cura dei loro ripidissimi micro-appezzamenti, dai 400 fino ad oltre i 600 metri di altitudine.
Le uve per questo Olè, provenienti da diverse vigne adiacenti, sono vinificate in maniera snella e non invasiva (10-12 giorni di macerazione e 6 mesi di affinamento in acciaio) per restituire un vino che è l’apoteosi della croccantezza. Non si può usare croccante per un vino? Allora, una sera d’estate, bevete un calice di Olè, magari un paio di gradi sotto la temperatura di servizio, e poi potreste ricredervi. Croccante perché letteralmente scrocchia con i suoi sapori e aromi taglienti al naso e in bocca. Un nebbiolo giustamente dal corpo più esile dei classici piemontesi, forse assimilabile ad alcuni gusti dell’Alto Piemonte, con un tannino ben presente, ma integrato nel frutto rosso piccolo che accompagna tutto il sorso. Fresco, ma non banale, come quando si mangia un acino d’uva e lo si schiaccia contro il palato, esplosivo direi.
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1 Commento
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Interessantissimo il vino ‘croccante’!!!