Vignaioli del Tortonese – Io Sono 2016
L’Italia è terra di grandi polemiche e grandi polemisti. E il vino, come argomento di discussione, a mio avviso è secondo solo alla politica. Due appassionati di vino non saranno mai del tutto persuasi dal parere dell’altro e vorranno, prima o poi, provare in prima persona. Una grande battaglia è stata ed è quella tra cantine autonome e cantine sociali, tacciate le seconde di scarsa qualità dei prodotti. Così, da appassionata di vino, ho scelto di non rimanere ai margini di questa polemica, ma provare a dirvi come inizio a pensarla io.
E io, contro il parere di molti, sono generalmente a favore delle realtà vinicole sociali, soprattutto perché spesso rappresentano l’unico modo per sostenere i contadini alla coltivazione della vite, arginando così il fenomeno della riduzione del terreno vitato nel nostro paese. E poi semplicemente credo che non si possa fare di tutta un’erba un fascio, pensate all’eccellenza rappresentata da realtà come le cantine sociali altoatesine come San Michele Appiano o quelle langarole come I Produttori di Barbaresco.
Vero è che la maggior parte delle realtà sociali italiane sono lontane da questi livelli qualitativi e tanto c’è ancora per migliorare sia in vigna che in cantina. Bella, a questo riguardo, è la storia della cantina sociale di Tortona, in quella punta di territorio Piemontese che già si sente un po’ ligure. Vignaioli del Tortonese, fondata nel 1931, oggi porta avanti con cura capillare la produzione vinicola di oltre 200 produttori per un totale di 300 ettari vitati. Principe indiscusso della loro produzione è il Timorasso. Varietà quasi scomparsa fino a una decina di anni fa, oggi rappresenta una dei vitigni a bacca bianca più promettenti in Italia, soprattutto per il suo elevato grado alcolico e la consistente acidità che gli consentono invecchiamenti audaci per un vino bianco. Io Sono è un’interpretazione onesta e diretta di questo vitigno dalle molte sfaccettature, i profumi sono intensi e persistenti e il grado alcolico importante risultano ben bilanciati in un corpo morbido e persistente. Il prezzo infine è davvero incredibile, rendendo così possibile a molti approcciarsi a questo vitigno d’élite e al mondo del vino in generale.
Si finirà così per creare nuovi appassionati di vino e quindi tanti nuovi polemisti, ma che ci vogliamo fare, è questo il bello no? Ora ditemi voi che ne pensate!