Closeries des Moussis – Haut-Médoc 2015
Avete presente i quattro ragazzi con la chitarra e un pianoforte sulla spalla?
Nel caso di Closeries des Moussis, i ragazzi sono due, ragazze per la precisione, con un cavallo di nome Jumpa e sulle loro spalle portano la gestione di una vigna ad Arsac, sulla sponda ovest della Gironda.
Poco più di un fazzoletto di terra il loro, ma grazie all’elevata sabbiosità, in una sua porzione ancora sopravvivono viti pre-filosseriche di oltre 150 anni.
Per loro scelta gli interventi, sia in vigna che in cantina, sono quasi nulli e al vino è lasciato tutto il tempo di riposare di cui ha bisogno, così ogni annata diventa speciale a suo modo.
Grazie al fiuto di Michele Gabriele questa bottiglia di Haut-Medoc 2015 è capitata nelle mie mani ed è stato amore a prima vista. il blend è un tradizionale 70% Cabernet Sauvignon, 20% Merlot e il resto Cabernet Franc. Il colore è un bellissimo rosso purpureo, vivo e pulsante. Il naso all’inizio è un po’ irruente e alcune note animali coprono i sentori di piccolo frutto rosso che però, già solo dopo pochi minuti, ti conquista. In bocca la ciliegia e il ribes la fanno da padrone in un sorso pieno, dal tannino velluto e dal finale leggermente affumicato. Un vino morbido ed elegante certo, come vuole la denominazione, ma che non perde mai una certa ruvidità che lo rende diverso ed è poi il motivo per cui mi ha così convinto.
Non sarà facile trovare altre bottiglie in Italia vista la micro-produzione, ma se vi dovesse capitare provatelo!