Vinisola – Amanolibera
Pantelleria, con la sua roccia nera e il vento incessante, tiene fermamente la sua posizione di ultimo avamposto lasciato dal mare all’uomo. E per questo nei secoli è stata approdo di molti popoli che hanno inevitabilmente lasciato un segno su questa terra brusca e romantica.
Si dice che i primi ad arrivare siano stati i Fenici e che abbiano portato con loro un nettare tutto particolare, il Moscato d’Alessandria. Quest’uva, proveniente dall’Egitto, era però più conosciuta con il suo nome arabo, Zibib, uva essiccata. E così lo Zibibbo avrebbe affondato per la prima volta le sue radici in questi pendii vulcanici rendendoli subito casa e diventando la base di antichissimi vini passiti. Oggi in tanti si sono accorti della meraviglia agricola, e vitivinicola in particolare, che si manifesta in ogni stagione su quest’isola, tanto che le coltivazioni di Zibibbo ad alberello pantesco sono state riconosciute patrimonio dell’umanità dall’Unesco.
Così come patrimonio dovrebbe essere la tradizionale lavorazione passita di quest’uva, tramandata nei secoli.
Ma come per ogni tradizione, non si deve rinunciare a un tocco di contemporaneità, alla voglia di proporre qualcosa di diverso, ed ecco così nascere la versione secca e frizzantina di cantina Vinisola.
Una novità che però a sua volta ha origini antiche, Amanolibera infatti è prodotto con uve raccolte tardivamente e la cui fermentazione spontanea viene lasciata protrarsi a lungo. Così come veniva fatto dai contadini con le uve di quei filari cresciuti accanto alle piante di capperi, lungo i muretti a secco che delimitano le vigne. Qualche pergola di uva in più, nei pochi spazi disponibili, per una produzione di vino casalinga, per il consumo quotidiano.
Amanolibera risulta così un’interpretazione allegra e dissetante di un vitigno dalla notevole carica aromatica e zuccherina. I profumi vanno dal fiore all’agrume in un bel carnevale, in bocca invece si rivela fresco, con un perlage accennato, e un corpo complesso, alleggerito da una bella acidità. E visto il caldo di Pantelleria credo che sia il vino ideale per terminare in compagnia una bella giornata in mare.