Vota e Firria – Vinisola
Vota e Firria, letteralmente in siciliano “gira e rigira”, metaforicamente si riferisce a passato che ritorna, sotto nuove vesti, a influenzare il nostro presente e il nostro futuro, in un ciclo continuo. Un po’ come le onde del mare che si infrangono solo con l’intento di ritornare, così anche la tradizione si fa lontana per poi sorprenderci con la sua spiazzante modernità.
Vinisola con questo suo vino rosato vuole rappresentare proprio questo moto perpetuo di passato e futuro. Come? Vinificando un vitigno oggi quasi dimenticato, sia a Pantelleria che in Sicilia, insieme a quello che ne ha provocato l’estinzione: Perricone e Zibibbo.
Particolarmente diffuso nell’800 nel trapanese per la produzione del Marsala, i vitigni di Perricone sono stati via via espiantati in seguito alla crisi subita da questo vino fortificato e rimpiazzati con il più richiesto Zibibbo.
Fortunatamente i vecchi panteschi avevano conservato alcune piante di Perricone per produrre vino da tavola per il loro consumo giornaliero. E in alcune zone dell’isola si tratta addirittura di piante pre-filosseriche!
Scoperto questo tesoro, il giovane team di Vinisola ha voluto osare una rinascita per questa piccola bacca spessa e violacea. Così Vota e Firria è prodotto con l’85% di Perricone e un 15% del suo “nemico” Zibibbo a dare freschezza, aromaticità e persistenza. E se al naso è proprio il moscato a farsi subito prepotentemente riconoscere, in bocca Vota e Firria mostra quell’eleganza e quella tannicità che solo il Perricone può dare. Vino di una territorialità sbalorditiva che avrei voglia d bere proprio abbinato a una grigliata di pesce o al tradizionale cous cous pantesco.
Per info: https://www.wineplatform.it/vinisola/products