Cantina Bettalunga
In Umbria, il sogno di un giovane enologo. A Castello delle Forme, vicino a Perugia, dal 2015 Alessandro Lanterna si occupa del suo progetto di viticoltura indipendente su appena 2 ettari e mezzo vitati 21anni orsono. Accanto ai grandi autoctoni come Trebbiano Procanico, Grechetto e Sangiovese, trovano spazio anche chardonnay e cabernet sauvignon. I vini di Cantina Bettalunga colpiscono per la loro disarmante onestà. Nel berli, si sente tutta l’uva integra che arriva in cantina. Si sente il rispetto di sole lavorazioni artigianali e delicate. Si sente l’anima umbra, prima scorbutica, dopo, con il tempo, schiva e garbata. Una delle mie più belle scoperte alla VII edizione della Fivi e per questo io mi sono portata a casa una bottiglia di Povento. Il nome rimanda alla vigna, in dialetto perugino infatti significa poco vento, come quello che accarezza i filari riparati di questo Trebbiano. Vinificato con il solo mosto fiore, la parte più nobile del succo d’uva, al primo sorso il vino si presenta perfettamente pulito, intenso e persistente, come piace a me!
Ma vi consiglio di provare anche il Rigaldo, 100% Grechetto mosto fiore, più complesso e “grasso” al palato rispetto al trebbiano. Sapidità e persistenza per un vino dal grande equilibrio e con una bella acidità che può garantirne un buon invecchiamento per qualche anno. Così come il Piaggione, lo Chardonnay piacione (hahhhaa), coltivato su suolo sabbioso, affinato per 6 mesi in barriques di rovere e quindi molto indicato per gli amanti uno stile di vinificazione “francese”.
Buoni assaggi!