Canlibero – Iastemma
“Ma questo vino è una bestemmia”
Tante volte Ennio e Mena di Canlibero devono essersi sentiti dire questa frase. Tante volte devono aver combattuto pregiudizi, superato stereotipi, camminato uniti e indipendenti sulla strada del vino che piace a loro. Devono averlo fatto così tante volte che la loro Falanghina macerata 5 mesi e affinata 3 mesi in vasche di acciaio hanno scelto proprio di chiamarla Iastemma, bestemmia in napoletano.
Una Falanghina fiera e contraria, cresciuta naturale sulle colline di Torrecuso, nel Sannio beneventano, molto vicino a quel vignaiolo unico che è Raffaello Annichiarico (chi? leggi qui!).
Una Falanghina lasciata libera di esperimersi con i suoi lieviti, senza solforosa, senza chiarifica e senza filtrazione. Un vino artigiano, per questo difficilmente uguale anno dopo anno: un vino specchio dei tempi, delle stagioni e degli umori che Ennio e Mena vivono quotidianamente. Un vino che parla un dialetto tutto suo e che comunica la grande voglia di molti vignaioli illuminati campani di fare squadra e di proporre un prodotto che faccia dimenticare la mezzadria, i conferimenti, la green revolution, gli anni 60.
Un vino antico, ma per questo di una modernità schiacciante.
Un vino che ringhia.