Podere Còncori – Vigna Piezza
Durante la mia breve visita al banco di assaggio dell’associazione Vi.Te – Vignaioli e Territori durante l’ultima edizione di Enozioni al Westin Palace di Milano ho fatto conoscenza dei vini e del progetto di Gabriele Da Prato, il Presidente dell’associazione (che cos’è Vi.Te?).
Gabriele è infatti – in primo luogo – vignaiolo naturale che dal 1999, proseguendo il lavoro del padre, ha scelto di ridare dignità alla produzione vinicola della Garfagnana lavorando nel suo Podere Còncori alla produzione di vini che non avessero nulla da invidiare a quelli prodotti in altre rinomate zone della Toscana.
Un amore viscerale per la sua terra e le sue vigne che si sente nei suoi vini, che nella impeccabile eleganza che li accomuna non scadono mai nel banale, ma raccontano un percorso che è ancora tutto in divenire.
Mi sono piaciuti moltissimo i due assaggi di Syrah, il Melograno e il Vigna Piezza, entrambi fermentati spontaneamente in vasche e tini aperti e affinati in piccole botti da 225 litri.
Scattante e acido il primo, si presta ad una pronta beva vivace e colpisce al naso per la capacità di richiamare il suo terroir di origine, profumi di piccoli frutti rossi, erbe spontanee e l’inconfondibile nota pepata sul finale.
Con il secondo, Vigna Piezza, dal vigneto storico di Podere Concori, piantato ad altitudine inferiore rispetto agli altri e più vicino al fiume Serchio, il Syrah di Gabriele trova la sua dimensione finale. Grazie proprio all’effetto mitigatore del corso d’acqua, qui le uve negli anni hanno trovato il microclima ottimale per portare a termine la maturazione, soprattutto aromatica, e permettendoci di apprezzare un vino più complesso sia nei profumi, che al gusto.
Un sorso lungo, persistente ancira caratterizzato da una scattante acidità, ma arricchito da sfumature affumicate, balsamiche e speziate che richiamano abbinamenti gastronomici interessanti. Vibrante struttura e verticalità infine lasciano già immaginare quanto ancora il Vigna Piezza possa evolvere negli anni, ci sarà da divertirsi!
E se da sempre penso che l’eleganza di equilibrio impeccabile non basti, qui in più c’è tutto il gusto dell’amore e della passione impiegata ogni giorno tra quei filari che in molti avrebbero lasciato dimenticati. E allora si, possiamo parlare di emozione.