Vi.Te – Vignaioli e Territori
“Diversità, consapevolezza e presenza: ecco cos’è il vignaiolo naturale.”
Quest’anno, nel corso della terza edizione della manifestazione Enozioni organizzata da AIS Lombardia presso la sede AIS di Milano al Westin Palace, ha trovato spazio, durante la giornata di domenica, un banco di assaggio originale ed interessante, quello dei vignaioli legati all’associazione Vi.Te – Vignaioli e Territori.
Ma facciamo un passo indietro. Siamo nel 2012, quando un gruppo di vignaioli, stanco delle infinite polemiche e faziosità che nascevano e si alimentavano all’interno dell’ambiente del vino naturale, decise di dare un taglio netto nei confronti dei troppi personalismi. Nacque così il progetto di portare il proprio messaggio di agricoltura sostenibile, etica e buona sotto forma di padiglione – il Vivit – all’interno del Vinitaly, che seppur simbolo dell’industria del vino piuttosto che del lavoro artigianale dietro ad esso, rimaneva e rimane l’evento enologico con il più alto impatto mediatico in Italia.
Una “riserva indiana” come la definirono in molti, ma capace di fare rumore e prendere piede fino al grande successo del 2018, quando il Vivit è di fatto diventato uno dei padiglioni più frequentati della manifestazione.
E così, con naturalezza, a fine 2018, i ruoli si sono invertiti, e Veronafiere Spa, società organizzatrice di Vinitaly, firma con Vi.Te – Vignaioli e Territori un contratto di collaborazione al fine di promuovere un nuovo mondo enologico legato alla produzione sostenibile e artigianale.
Ad Aprile 2019, i vignaioli di Vi.Te – Vignaioli e Territori si sono presentati a Vinitaly nel nuovo spazio “Vi.Te”, caratterizzato dal logo e dai colori della stessa associazione, e situato all’interno del neonato padiglione “Organic Hall”. Elemento fondamentale dell’accordo è stato l’incarico, assegnato da Veronafiere a Vi.Te – Vignaioli e Territori, per lo sviluppo di convegni e masterclass legati all’agricoltura e alla produzione enologica sostenibile, da svolgersi all’interno di Vinitaly tra l’edizione 2019 e l’edizione 2021, proponendo uno sguardo diverso sul rapporto tra vino, produzione e territorio d’origine.
Il punto è semplice. Se da un lato assistiamo all’esplosione di interesse da parte dei consumatori per una produzione agricola più sana, rispettosa dell’ambiente e legata al territorio d’origine, dall’altra vediamo crescere ogni giorno una grande confusione e la disinformazione su cosa voglia dire “biologico”, “naturale”, “sostenibile”.
Vi.Te vuole essere lo strumento di risposta, andando a promuovere la propria cultura di vignaioli naturali proprio là dove la logica del consumo è più forte, dove la sensibilità va coltivata, dove si fa più fatica. Come dice il loro motto: “Diversità, consapevolezza e presenza: ecco cos’è il vignaiolo naturale.”
La manifestazione presso la sede di AIS di Milano si iscrive quindi in questa strada nuova, alla ricerca di continuo confronto tra mondi che fino ad ora si sono parlati poco, troppo poco. E non potrei essere più in linea con la loro visione.